giovedì 27 ottobre 2016

La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio.
Franz Kafka, in Gustav Janouch, Colloqui con Kafka, 1951

hula hoop

Mariano Peccinetti

mercoledì 26 ottobre 2016

a ciascuno il suo ...




"I libri? Sì, leggo molto, ho sempre letto molto. No, non so se ci intendiamo. Preferisco leggere per terra, anche a letto, quasi sempre sdraiata, no, qui non si tratta tanto dei libri, ha a che fare soprattutto con la lettura, col nero sul bianco, con le lettere, le sillabe, le righe, queste inumane fissazioni, i segni, questi elementi determinati, questo delirio cristallizzato in espressione, che viene dagli uomini. Mi creda, l’espressione è delirio, scaturisce dal nostro delirio. Ha anche a che fare col voltare le pagine, con il correre da una pagina all’altra, con la fuga, con la complicità in uno sfogo frenetico, ininterrotto, ha a che fare con la nefandezza di un enjambement, con l’assicurazione sulla vita in una frase sola, con l’assicurazione reversibile delle frasi nella vita. Leggere è un vizio che può sostituire gli altri vizi o a volte al loro posto aiuta tutti gli altri vizi a vivere più intensamente, è una perversione, un morbo divorante."

Ingeborg Bachmann, Malina

mercoledì 19 ottobre 2016

buon sangue non mente ...


Oggi vi presento le opere di un giovane talento ... il mio nipotino Filo 


Filo, la centrifuga - 2016 


Filo, autoritratto  - 2016

martedì 18 ottobre 2016



Stefano Venturini, La sedia vuota

E infatti è una pazzia credere che basti aggrapparsi a chi è restato. È anzi vero il contrario. Sediamo presso i morti che ci divengono così cari, ne ascoltiamo le parole il cui senso abita in noi e non dobbiamo far altro che riconoscerlo. 

Carmen Pellegrino

mercoledì 12 ottobre 2016


ofsparrows. tumblr

E poi l'autunno si riversa nel mio studio con l'intensità che appartiene solo alla luce di ottobre.

Mi rendo conto improvvisamente che è pomeriggio inoltrato! 

Lavoro da questa mattina e adesso, nel silenzio sospeso della casa, sembra quasi che i disegni, sfuggiti ai taccuini, svolazzino in giro per nascondersi proprio quando sto per sorprenderne le aeree traiettorie d'inchiostro blu

Questo è il mese in cui i progetti prendono forma, finalmente pronti a spiccare il volo ...

martedì 11 ottobre 2016

vorrei che tu fossi felice ...

Bernard Chevalier


28.

Vorrei che tu fossi felice, cipollina, vorrei
che tu non conoscessi il cane nero della sventura,
quando sarai uscito dal blu dell’infanzia.
Vorrei che tu non debba portare bazooka,
che tu non debba tremare nel folto di un bombardamento,
che tu non debba pagare per le mie colpe
né vergognarti di me, del mio cicaleggio
e dei miei vani versi e della mia professura.
Vorrei che tu non fossi mai gramo o malato
o maldestro come Scardanelli,
vorrei vivere nella tua voce, nei tuoi gesti, nei tuoi occhi,
anche quando mi avrai dimenticato.


Angelo Maria Ripellino
da “Notizie dal diluvio”, Einaudi, Torino, 1969

venerdì 7 ottobre 2016






di nascosto le nuvole si passano case
e si passano anche tralicci e strade

con il loro tocco interiore
ci allacciano gli uni agli altri

e sbadigliano lentamente mentre
reggono sulle gambe incerte la terra

Francesco Balsamo



lunedì 3 ottobre 2016

Nina Leen


L’intimo contatto quotidiano fra due individui è irto di difficoltà e per l’uno e per l’altro: entrambi devono essere dotati di molta esperienza della vita, di molta logica e di molta comprensione per godere delle reciproche virtù senza ferire o farsi ferire dai reciproci difetti. 


I. A. Gončarov, Oblomov 1859