domenica 30 dicembre 2012

"La vita non finisce con la morte. Quello che resta di te è quello che trasmetti ad altre persone. L’immortalità non è il tuo corpo, che un giorno morirà. Non mi importa di morire. La cosa importante è il messaggio che lasci agli altri. Questa è l’immortalità."


domenica 23 dicembre 2012

Natale ...


 Buone feste a tutti noi con l'augurio di riuscire, qualche volta, a guardare di nuovo il mondo con gli occhi sorridenti dei bambini!


venerdì 21 dicembre 2012

Natale a New York ...


Rossana Taormina, Natale 1905 (corrispondenza #3), 2011

Non io (sigh!), ma questa mia cartolina cucita che ha finalmente trovato casa a NY ...


giovedì 20 dicembre 2012

non sarà certo la fine del mondo ...


Il più saggio di tutti i consiglieri, il Tempo.
Pericle, in Plutarco, Vite parallele, I-II sec.


... se rimando a (dopo)domani ciò che potrei fare oggi!

Per l'intera mattinata ho evitato caparbiamente di posare lo sguardo sull'impressionante piramide di panni da stirare.

Dopo cena, ormai rassegnata ad armarmi di ferro da stiro e (tanta) pazienza, mi sono improvvisamente resa conto che domani è il 21 dicembre 2012, ovvero la fine del mondo secondo la profezia dei Maya ...

A questo punto mi conviene dedicarmi ad attività più piacevoli e aspettare domani: se i Maya si sono sbagliati stirerò allegramente per ore e in caso contrario ... beh ... almeno mi sarò scansata tanta fatica inutile!

A domani allora!


martedì 18 dicembre 2012

senza parole ...


Meteorite precipita a Palermo, è giallo
Potrebbe essere un frammento dell'asteroide Toutatis

www.ilmessaggero.it





... e questa, per quel che mi riguarda, non è la vicenda più surreale degli ultimi giorni


lunedì 3 dicembre 2012

i miei blog ...



In un diario ci deve finire tutto, e per farci finire di tutto si deve guardare di tutto, leggere di tutto, amare di tutto...
Antonio Castronuovo, Se mi guardo fuori, 2008



rossanae

rossana taormina

cartellozero

domenica 18 novembre 2012

la solita storia ...


La cosa più difficile nella vita? Essere sé stessi. E avere carattere a sufficienza per restarlo.
Georges Brassens, Le strade che non portano a Roma, 2008 (postumo)

Rossana Taormina, Identità 2009


La settimana scorsa, dovendo sbrogliare delle commissioni nella zona del mio vecchio ufficio, ne ho approfittato per dare un saluto veloce ad alcuni dei miei ex colleghi con i quali ho mantenuto un bel rapporto d'amicizia.

In portineria la signorina ha verificato telefonicamente, come da prassi, se si fosse a conoscenza della mia visita. Ricevuta l'autorizzazione a lasciarmi accedere come "visitatore", mi ha rivolto un sorriso cortese e mi ha chiesto di consegnarle la carta d'identità.

Ho consegnato il documento e poi ho percorso il corridoio a me così familiare. Mentre, meccanicamente, spingevo sul pulsante per prenotare l'ascensore mi sono resa conto che era stato sostituito di recente.

Le pareti dell'abitacolo, un tempo ricoperte da cicatrici d'inchiostro e graffiti, adesso sono rivestite completamente da specchi e durante la salita non ho potuto evitare la mia immagine perché rimbalzava dappertutto; è stato allora che ho notato quel sorriso divertito che sfuggiva al mio viso.

Ebbene si, colta sul fatto mentre sorridevo al pensiero che ogni volta che io metto piede in quell'ufficio qualcuno mi chiede di consegnare la mia identità ... 

giovedì 15 novembre 2012

io, ormai, lo vedo ovunque ...

Un eroe è colui che fa ciò che può. Gli altri non lo fanno.
Romain Rolland, Gian Cristoforo, 1904/12


Frozone (Gli Incredibili - Disney Pixar)


Barack Obama fotografato da Terry Richardson

mercoledì 7 novembre 2012

evviva!






Barack Obama presidente degli Stati Uniti d'America!

at work



Ed eccomi a lavoro, nella lunga e intensa fase di ricerca del "materiale".

Lente passeggiate tra vecchi libri, mappe sbiadite, foto senza più nome, corrispondenza ingiallita, oggetti mutili.

A volte trovo ciò che cerco e altre, rare e preziose, trovo ciò che non cerco ...   

lunedì 5 novembre 2012

si riparte ...

La nostra meta non è mai un luogo, ma piuttosto un nuovo modo di vedere le cose.
Henry MillerBig Sur e le arance di Hyeronymus Bosch, 1957

Rossana Taormina, Itaca, 2012
collage: carta geografica, filo di cotone, filo sintetico e carta velina su tela cm 50 x 60

Rossana Taormina, Itaca, 2012 (dettaglio)


E i viaggiatori contemplano i luoghi che hanno appena lasciato con gli occhi del rimpianto e della nostalgia, occhi offuscati da un desiderio non ancora sazio. 

Attribuiscono ai paesi già visti una forma mai uguale a se stessa, ogni racconto del medesimo viaggio ne descrive uno diverso ...
La memoria, volubile, traccia un'irripetibile e personale geografia: condividono le mete, i viaggiatori, ma non ne conservano uguale ricordo.

Non è il paesaggio a cambiare bensì gli occhi di chi guarda.

sabato 3 novembre 2012

splendido pomeriggio ...


immagine da internet

... trascorso con mio figlio in cucina a preparare muffins per tutta la famiglia!
Ho usato la ricetta di mia sorella Fabrizia anche se, ad essere sincere, il risultato finale non è proprio lo stesso ... chissà dove sbaglio ...

giovedì 1 novembre 2012

dolcetto ovviamente ...


... e rigorosamente di pasta reale !

frutta di Martorana: ecco la ricetta


Questo è il nostro dolce tradizionale per la Festa dei Morti, festa di cui vi ho già parlato in un mio post ....

La tradizione vuole che la Frutta di Martorana sia stata confezionata la prima volta dalle suore del convento della Martorana, annesso alla Chiesa di Santa Maria dell' Ammiraglio eretta a Palermo nel 1143 da Giorgio d'Antiochia, alto ufficiale del normanno Ruggero II, re di Sicilia. 
Con il marzapane le suore confezionarono piccoli dolci, del tutto simili a frutti d'ogni tipo e dai colori vividi.

L'impasto veniva chiamato anche "pasta reale" in quanto degno di un re.

lunedì 29 ottobre 2012

piove, governo ladro!



Tranne forse gli animali delle favole di La Fontaine, nessuno è mai stato bravo come gli italiani nell'arte d'inventare nobili pretesti per eludere i propri doveri e fare i propri comodi.
Carlo Fruttero e Franco Lucentini, La prevalenza del cretino, 1985

immagine da internet

E vabbè, ma se poi, quando piove, voi non andate a votare ...

giovedì 25 ottobre 2012

c'era una volta un regno ...

... ammirato da tutti per le bellezze naturali, i poeti, i pittori, i musicisti, gli scienziati.





Un triste giorno, non si sa quale ne fosse la causa, improvvisamente quel regno cominciò a decadere. 
I reali non badarono a spese: furono convocati a corte i vecchi saggi, i Magi, persino le fattucchiere ... ma nessuno riusciva a comprendere la causa della crisi.  
Eppure le risorse le abbiamo, le intelligenze pure, la buona volontà non è mai mancata ... di sicuro è un sortilegio!
E se ne lavarono  le mani. 

Effettivamente non c'era alcun motivo apparente che giustificasse la progressiva miseria dei sudditi, eppure si chiedeva loro di pazientare per il bene comune. 
Loro, i sudditi, poverini, non potevano sospettare che la famiglia del re coltivasse il vizio del gioco e mai e poi mai avrebbero immaginato che condividesse tale vizio con le famiglie reali dei regni limitrofi.
Così, mentre a corte si collezionavano privilegi, al popolo si lesinavano le monete d'oro destinate al bene superfluo dell'istruzione: è prioritario sanare i debiti se volete mangiare!
In seguito tutti i maestri furono messi alla gogna, in modo tale che, in futuro, nessun suddito cedesse alla tentazione di ascoltarne le formule magiche e mettersi a pensare. 

Forse a causa dei forti debiti di gioco o forse per qualche altro misterioso sortilegio, negli anni, sul trono e a corte, si avvicendarono avventurieri, giullari, cortigiane, belle addormentate, forse persino elfi, finché il disgraziato regno, che fin dalla notte dei tempi aveva mantenuto alta la sua fama di terra di ingegni e di buon gusto, si ritrovò etichettato come ridicolo e volgare: lo zimbello del circondario.  

Un bel giorno, finalmente, la Fata del Lavoro arrivò in soccorso degli sfortunati sudditi e ne illuminò le fragili menti svelando loro il segreto della felicità: abbassare (ma ancora di più è possibile?) al minimo le aspettative in modo da tollerare e cronicizzare la loro sacrosanta frustrazione.
Insomma suggerì loro di essere meno "principesse sul pisello", anche se lei ricorse alla parola magica "choosy" !

larga  la  foglia  stretta  la  via  voi  dite  la  vostra ,  io  ho  detto  la  mia

martedì 23 ottobre 2012

dalla finestra


Sara Facio, Cielo y Tierra, 1963


Dalla finestra vedo: 
il grigio noioso delle nuvole cariche di pioggia,
il verde scuro e l'arancione spento degli alberi in autunno,
i gabbiani in lontananza neri come la notte e
poi un paesaggio rovinato da palazzi bianchi,
dietro una grande montagna marrone come alberi secchi.

(Ieri la maestra di mio figlio, alunno di una V elementare, ha lasciato come compito in classe la descrizione in forma di poesia di ciò che i bambini vedono attraverso la finestra della loro classe. Questa è la composizione di mio figlio, a me è sembrata bellissima ...) 


lunedì 22 ottobre 2012

senza titolo


La nostalgia è la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare.
Milan Kundera, L'ignoranza, 2001


Emilio Isgrò

Il suono lontano di giorni perduti. 

Il ticchettio ossessivo delle grosse sveglie, la voce un po' rauca dei dischi in vinile di mia madre, il trillo argentino del vecchio telefono, il rassicurante ribollire della pentola blu di mia nonna, il sibilo invadente di un frigorifero color legno, l'irrompere festoso delle campane nella sala da pranzo di zia ogni pomeriggio alle cinque ...

Silenziosamente i suoni ci lasciano mentre noi ci affanniamo a catturare immagini per fermare il tempo, istantanee mute di risate sbiadite. 

La nostalgia dei rumori amati ti coglie di sorpresa e non trova consolazione.

venerdì 12 ottobre 2012

lungimiranza ...

immagine da internet

Da bambina mi ha consumata a lungo una bruciante passione per la Francia del XVIII secolo. 
Spulciavo l'enciclopedie di casa (mia, di parenti, di amici ...) e prendevo in prestito i libri di storia di mia madre.

Ogni aspetto di quel periodo storico catturava la mia attenzione: vita quotidiana, abiti e acconciature, giardini e architettura, arredi ... e poi l'ombra della Rivoluzione che si allungava sulla futile e dorata vita dei nobili.

Il merito di tanto interesse va alla compianta televisione italiana degli anni '70 (bei tempi in cui la TV sapeva accendere scintille nelle giovani menti e la programmazione mirava, con successo, a sollevare il livello culturale medio) e, successivamente, al cartone animato Lady Oscar, un mito per la mia generazione.

Un giorno, giocando con le mie sorelle, in preda ad un eccesso d'immaginazione, m'infervorai nella fantasiosa ricostruzione della vita della nostra famiglia se questa fosse vissuta alla corte di Luigi XVI ... avremmo partecipato ai balli, indossato gli opulenti vestiti, goduto di tutto quello sfarzo!

Mio padre allora, che leggeva in un angolo della stessa stanza, sollevato dal quotidiano lo sguardo rassegnato e consapevole, con tono serio mi rivolse sospirando una frase di cui io, all'epoca, non compresi fino in fondo il significato:
"Sai che bello scandalo per la nostra famiglia la tua fuga con Robespierre!"

Beh, effettivamente, a pensarci bene ...
 

lunedì 8 ottobre 2012

gabbie dorate



Sembra esserci nell'uomo, come nell'uccello, un bisogno di migrazione, una vitale necessità di sentirsi altrove.
Marguerite Yourcenar, Il giro della prigione, 1991

Susan McCarrell, The Most Awkward Dance, 2012

Costruiamo gabbie, talvolta, in cui confiniamo i nostri sogni. 

Giorno dopo giorno li ascoltiamo gorgheggiare la nostra rinuncia e ci crogioliamo al suono del loro canto sempre più malinconico, sempre più fioco. 
Non siamo stati così coraggiosi da lasciarli liberi in volo, i nostri sogni implumi, e non siamo così generosi verso noi stessi da separarcene, sono così belli da guardare ...

E i sogni s'ingrigiscono, invecchiano dentro quella confortevole gabbia di cui noi siamo gli artefici, sarebbe bastato tentare, sbagliare, cadere, rialzarsi, camminare: imparare. 

Forse avremmo persino potuto volare ...

Sarebbe bastato uno slancio coraggioso verso il vuoto per mettere alla prova le ali e invece tutti i nostri sforzi si sono concentrati nel perfezionare la gabbia. 
La gabbia è solida, offre riparo sicuro, il cibo e l'acqua non mancano mai al triste canarino e non importa se  i suoi occhi sono ormai velati e non importa se non canta più.

Così di noi rimane un polveroso pennuto impagliato, dimenticato giù in cantina ...

mercoledì 3 ottobre 2012

ma allora sono ottimista!


Mi sento molto ottimista sul futuro del pessimismo.
Jean Rostand, Pensieri di un biologo, 1954

Fornasetti

Di solito in città mi muovo a piedi, ma ieri la pioggia era insistente e allora ho preferito aspettare un autobus.

Durante l'attesa alla fermata ho notato che la gente intorno a me si agitava molto, temendo che la corsa non venisse garantita. Eravamo prossimi al capolinea da cui partono e in cui arrivano quasi tutti i mezzi della città, è vero, ma aspettare l'autobus per circa venti minuti, in quella particolare fascia oraria, è sempre stata una tradizione.

Le strade soffocano di gente che le percorrono con i mezzi privati, rallentando sensibilmente il traffico e, parallelamente, il trasporto pubblico appare insufficiente a coprire le necessità dei cittadini ( ma tutti conosciamo la situazione in cui l'alibi della "crisi" ha costretto i lavoratori: nella migliore delle ipotesi non si assume nuovo personale, gravando su quello già in forza,  nella peggiore ...) 

Ad un certo punto non ho resistito e ho chiesto ad una signora quale fosse l'origine di tale agitazione ( tra l'altro immotivata poiché l'autobus, allo scadere dei 30 minuti, si è presentato "puntuale" ) e lei, rivolgendomi gli  occhi scandalizzati, mi ha illuminata  in un dialetto molto colorito. 

A quel punto mi sono sorpresa a riflettere sul grande vantaggio di vivere in un contesto in cui ci si confronta quotidianamente con ogni tipo d'inefficienza: quando scatta uno sciopero generale, con conseguente rallentamento o interruzione di un servizio, se non lo sai ... non te ne accorgi! 

Evviva!

martedì 2 ottobre 2012

ci sono cose che fanno riflettere ...


L'uomo è un animale che immagina di essere uomo.
Nicolás Gómez Dávila, In margine a un testo implicito, 1977/92

Sbidi ovvero Bau!, il cane dei nonni di Filo

Periodicamente vado a trovare i miei genitori.

In occasione dell'ultima visita Filo, il mio nipotino di quasi un anno, mi accoglie sulla soglia sgranando i sorridenti occhi azzurri e poi, slanciandosi tutto contento nella mia direzione, mi abbraccia forte chiamandomi "Bau!".

Che sia arrivato il momento di mettere in discussione il mio storico look "total black" ?

sabato 29 settembre 2012

difetto di fabbrica



Jason Freeny

Qui è sempre estate e lo Scirocco imperversa ...
Fuori ci sono 40° da circa una settimana e io, ovviamente, ho la febbre alta!

Fin dai tempi della scuola durante tutta la stagione invernale desideravo la febbre per poter rimanere a casa e invece ... mi ammalavo ad agosto! 

Ma chi, a suo tempo, mi ha assemblata si è reso conto che ha invertito tutti i fili e i contatti, compromettendo l'intero meccanismo?


lunedì 24 settembre 2012

scortesie per gli ospiti


Tom Wesselmann

Da circa dodici anni soffro di allergie alimentari.

Oltre al dover rinunciare ad alcune delle tue ricette preferite e a complicarti la vita sociale, l'aspetto più fastidioso dell'allergia, è, sicuramente, contrastare lo scetticismo di certa gente.

Alcune persone, infatti, alla luce di non si sa quali competenze, attribuiscono il "problema" ad un  tuo capriccio o ad una tua mania, assolutamente incuranti dell'imbarazzo e del disagio che crea la stupidità di tale osservazione!

In un'occasione in particolare mi si è talmente sottolineato il fastidio arrecato all'organizzazione del pranzo, che la mia cortese ospite, colta di sorpresa dalla mia "rivelazione" (va be'... !), con eroico slancio ha proposto di aggiungere un primo piatto al  menù del giorno, in modo che anch'io potessi mangiare qualcosa oltre all'insalata e al contorno.

Così la cuoca, dopo avermi chiesto se avessi qualche altra allergia o intolleranza rispetto agli ingredienti previsti dal suo nuovo piatto e avendo io risposto un'ennesima volta che posso mangiare di tutto eccetto sempre e solo quei due alimenti proposti a tavola, è sparita velocemente in cucina.

Dopo qualche tempo ne è uscita trionfante, reggendo una piccola teglia fumante di pasta al forno, seguita a breve da altre teglie di dimensioni diverse: una  per Giuseppina e Stefano a cui non fa piacere la consistenza delle melanzane fritte, una per Rosetta, Fausto e Giorgia ai quali non è gradita la besciamella, una per Pierino, Laura e Totuccio i quali non amano il tritato, una per la Zia a cui non piacciono i piselli ...

giovedì 20 settembre 2012

tvb




immagine da internet

Oggi è il 20 settembre.

Tanti auguri a quella pestifera e ribelle bimba bionda che teneva tutti in pugno grazie alla sua bellezza angelica e delicata.

Dietro l'apparenza fragile si nascondeva la provetta elettricista, la temibile "lottatrice", l'infaticabile "combinaguai" ... temeraria e tanto sicura del fatto suo da convincersi che la via "XX settembre" fosse stata intitolata a lei!

Siamo lontane ma so che ogni tanto passi da queste parti ...

lunedì 17 settembre 2012

la notte che verrà ...



Fa' silenzio intorno a te, se vuoi udir cantare l'anima tua.
Arturo Graf, Ecce Homo, 1908

Catrin Welz-Stein.

Di notte mi piace rimanere a lungo sveglia, mentre la città dorme e la casa scivola nell'incoscienza del riposo. 

Mi affaccio alla finestra, respiro il buio fino a riempirmi i polmoni e assorbire il silenzio. 
Aspetto furtivamente l'ispirazione, catturo le visioni che poi lascerò fluire nei miei lavori. 

Della città, fino a qualche tempo addietro, si poteva avvertire il ritmo cadenzato del sonno.
Adesso no, non più. 
Non posso più ignorare che l'idillio tra me e la città si sia sbiadito.

Ho nel cuore le fresche notti di altri luoghi in cui una vecchia luna galleggia nel buio e lo sguardo non s'impiglia nelle case dei vicini. 
Notti senza clacson, notti dove non arrivano scampoli sgraziati di conversazioni, dove il volume inaccettabile di musica dozzinale lascia il posto ai delicati versi della natura.
Rimpiango notti lontane che accolgono il sonno degli animali e proteggono il segreto delle alcove. 

Chiudo la finestra e covo la certezza che arriveranno notti migliori ...

venerdì 14 settembre 2012

just married

aspettando la sposa





il trucco non può fare miracoli, se poi aggiungiamo che la "truccatrice" si cimenta solo nelle occasioni speciali e in profumeria scandalizza le commesse confondendo il fard con la cipria ... 
Spero sia stato apprezzato l'impegno!




dopo la cerimonia

 


 W gli sposi!








Festa!




*






 scende la sera






* mio figlio rivendica i diritti su questa foto