martedì 18 ottobre 2011

... dente per dente...



Un volto senza tratti caratteristici è come un libro di cui non si può citar nulla.
Joseph Joubert, Pensieri, 1838 (postumo)




DiastemaSpazio esistente fra due denti, che il più delle volte sono gli incisivi centrali superiori e/o inferiori. Frequentemente, ma non sempre, si accompagna alla presenza di un frenulo notevolmente spesso. Si tratta di un difetto estetico che può essere corretto con opportuni procedimenti di ortodonzia.

Questa è una delle definizioni che ho trovato sul web.
Da adolescente ho iniziato le cure di ortodonzia per correggere il "difetto estetico". Quando la finestrella si è chiusa e si sarebbe dovuto procedere con un ulteriore intervento per mantenere il risultato raggiunto, ho chiesto che tutto tornasse come prima. Non mi riconoscevo più nell'immagine riflessa dallo specchio e non è una bella sensazione.

Certo i miei lineamenti ne avrebbero guadagnato, il mio viso sarebbe stato sicuramente più elegante... ma io sono così, ho i denti "larghi" (locuzione local per diastema) e anche sporgenti, come Pippo, il personaggio di Walt Disney che per far spiccare Topolino deve recitare la parte dell'amico scemo. 
La gente ti fissa quando sorridi (e io lo faccio spesso), poi si abitua, qualcuno si spinge perfino a trovare il difetto interessante.

La solita storia: difetto rispetto a cosa? A quale presunta perfezione? Siamo una minoranza ad avere questo spazio tra i denti e ciò lo fa considerare un deragliamento dai binari della normalità (?), però una minoranza ha gli occhi azzurri e a molti piacerebbe sfoggiarli...

Sempre con questa idea di dover correggere, sistemare, uniformare, se il problema è solo estetico secondo me intervenire dipende dalla percezione che ne ha l'interessato, diversa è la faccenda se ci sono ripercussioni sulla salute (e temo che prima o poi dovrò cedere anch'io, chiudere la finestrella e domare i miei denti).

Come vedete dalle foto (non so se mi individuate facilmente), sono in buona compagnia, peccato che i miei genitori non abbiano provveduto a incorniciare il mio diastema ispirandosi ai lineamenti dell'una (Ashley Smith) o dell'altra (Vanessa Paradise), effettivamente io poi mi sento più vicina alla Pippi Calzelunghe della TV... e per fortuna non ho mai aspirato a diventar modella ... ma questo è un altro post.
Mi sembra che le foto mostrino due belle donne, io non vedo difetti, non direi mai a una di loro "fatti sistemare 'sti denti che non ti si può guardare".

Grande soddisfazione quando capita a me d'incontrare la persona sensibile e ben educata che, scandalizzata e talvolta anche leggermente disgustata,  mi indirizza un "fatti sistemare 'sti denti che non ti si può guardare".
Certo, ribadisco, non somiglio a queste due bellezze ma anche l'interlocutore/trice non è che solitamente faccia girar la testa per strada...
La faccenda a questo punto diventa, per me, una rara opportunità di mettere in campo i residui della feconda fantasia che mi contraddistingueva nell'infanzia ( per mio marito, che coglie lo scintillio nei miei occhi, quando rispondo a domande insolenti, qualunque esse siano, scatta invece un minuto di puro terrore ).

Ultima risposta a  "fatti sistemare 'sti denti che non ti si può guardare", in ordine temporale, accompagnata da uno dei miei sorrisi più sfacciati, è stata la seguente:  ho chiesto io al dentista di modificare il mio sorriso nel modo in cui attualmente appare perché avevo bisogno di un difetto che evitasse alla mia perfezione di rendermi irrimediabilmente noiosa allo sguardo altrui. Se vuoi ti do il numero del dottore, è un professionista insuperabile. 

Solitamente l'altro/a, immune all'ironia, alla mia risposta surreale rimane in silenzio, disorientato e comunque della sua idea, mentre io continuo a sorridere soddisfatta e a... denti larghi!

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