venerdì 30 settembre 2011

e ora un bel brindisi...tra "colleghe"

da sinistra: Giorgia La Rocca, Flavia Giarratana, Rossana Taormina

Giorgia La Rocca, Flavia Giarratana, Rossana e Ida Taormina

Bellissime giornate a Firenze!  
Ringrazio ancora gli organizzatori della mostra (Psike Firenze http://psikefirenze.blogspot.com/) per l'opportunità che mi hanno regalato e per la piacevolezza della loro ospitalità.

mercoledì 28 settembre 2011

"conviv-io": alcune foto

ex Chiesa S. Carlo dei Barnabiti, Firenze


ex Chiesa S. Carlo dei Barnabiti, Firenze

Panoramica.
Installazione di Luigi Copello
Giorgia La Rocca
Giorgia La Rocca
Rafael Vindigni
Installazione fotografica di Flavia Giarratana
Benedetto Rubanu
Francesco Gallo
Elisa Anfuso
Caterina Silenzi (dettaglio installazione)


Caterina Silenzi (dettaglio installazione)

Installazione di Caterina Silenzi

"conviv-io": una parete tutta mia...

cosa sperare di più da un allestimento: location perfetta, muro scrostato e segnato dal tempo in completa armonia con l'atmosfera dei miei lavori!







puoi vedere le mie opere qui

martedì 27 settembre 2011

il mio "conviv-io"

Rossana Taormina, Dare alla luce (biografia #7), 2011, filo sintetico su foto d'epoca, cm 8 x 11,3

Rossana Taormina, Cossyra (utopia #5), 2011, cm 23 x 13 filo sintetico su carta geografica



Rossana Taormina, Identità #2, 2011,  cm 13,5 x 11,3, filo di cotone e filo sintetico su documento cartaceo










Rossana Taormina, 1947 (corrispondenza #2), 2011, cm 14 x 10, filo sintetico su cartoncino postale
puoi vedere le mie opere qui


Il tempo e lo spazio non esistono finché non si viene " gettati al mondo ". Allora, soltanto allora, il tuo tempo comincia a finire...

Giochi un'eroica partita col destino a volte scegli la carta, altre ti affidi al dado, in fondo sai che è sempre lo stesso mazzo truccato... eppure talvolta sorprendi il tuo avversario con combinazioni inedite, con trame che non aveva ordito per te. 

Ma lo spazio si dilata dentro di te, ti avvolge e ti sfugge, ti disorienta e ti sfida.
Cerchi allora di ingabbiarlo in meridiani e paralleli così come fai con la Terra, illudendoti di averla in pugno, di poterne leggere la fisionomia.
Il tuo spazio è in continua evoluzione, la tua mutevolezza ti restituisce una carta geografica interiore che è verosimile ma illogica, sei tu la vera utopia, condannato ad essere sconosciuto e irraggiungibile anche a te stesso.

Chi eri, chi sei... un pezzo di carta riunisce la tua immagine al tuo nome, e dice a tutti che tu sei legalmente te stesso: unico illusorio ristoro alle umane incertezze. Più di tanto non ti è concesso...

Di te rimangono aeree ragnatele di pensieri che invisibili ragni d'inchiostro hanno trasformato in fili sottili e resistenti, orli scuciti di rapporti tessuti con chi hai condiviso il tuo tempo a dispetto dello spazio.


martedì 20 settembre 2011

lunedì 19 settembre 2011

invito alla mostra "CONVIV-io"


Elisa Anfuso
Massimo Cataldi
Enrica Berselli
Luigi Copello
Francesco Gallo
Flavia Giarratana
Giorgia La Rocca
Benedetto Rubanu
Caterina Silenzi
Rossana Taormina
Rafael Vindigni
Marco Viola
Veronica Zambelli
Alessia Zolfo
 
Un nuovo progetto che vede diverse personalità della scena artistica giovane e contemporanea, con la Pièce teatrale "Alfonso Lance" interpretata da Neri Batisti, scritta da Maurizio Calderoni, Maruska Nesti e Stefania Rubeo.
 
Gli artisti invitati ad esporre le proprie opere sono di varia estrazione artistica, dalla pittura alla scultura ed istallazioni passando per la fotografia.

 23, 24 e 25 Settembre 2011, presso l'ex chiesa San Carlo dei Barnabiti in via Sant'Agostino 23 a Firenze.
 
Inaugurazione: 
Venerdì 23 settembre 2011 alle ore 20.00

Ingresso:
Libero
 
Orari:
Venerdì 23 - 20.00/24.00
Sabato 24 - 19.00/24.00
Domenica 25 - 16.00/23.00
 
La pièce teatrale verrà ripetuta il 23 e il 24 alle ore 21.00 e il 25 alle ore 17.00
 
 
Per informazioni:

venerdì 16 settembre 2011

ragazza confusa '72

Quando ti viene la occasione di cosa tu desideri, pigliala senza perdere tempo; perché le cose del mondo si variano tanto spesso che non si può dire d'avere la cosa insino non l'hai in mano.
Francesco GuicciardiniRicordi, 1512/30
René Magritte, “Le Modèle rouge” (particolare), 1935

Ci siamo quasi... le opere sono già a Firenze e tra poco le raggiungerò. Non so cosa mettere in valigia, qui le temperature sono ancora estive...

Mi hanno fatto aspettare 5 giorni per i miei biglietti da visita per poi dirmi, questa mattina, non soltanto che non disponevano del font che ho scelto ma addirittura che potevano stamparmi un biglietto da visita in formato... A4! Quindi, animata dall'indignazione, ho percorso in lungo e largo la città con le mie ballerine e ho trovato una tipografia più concreta.

Ho i piedi lacerati ma avrò i biglietti lunedì... spero.

Mia sorella ha impiegato l'intera mattinata per prenotare i biglietti del treno e io ho pensato al b&b.
Lunedì prenoterò il mezzo per raggiungere il continente e poi, forse, mi potrò godere la parte divertente dell'appuntamento fiorentino.

Presto vi comunicherò tutti i dettagli della mostra, intanto vi segnalo il relativo post sul blog dei miei ospiti, che ringrazio ancora, e vi segnalo anche un loro post dedicato alla GAF Scicli
A presto

http://psikefirenze.blogspot.com/2011/09/psike-presenta-conviv-io-convivenza-con.html


giovedì 15 settembre 2011

pensieri e parole

Credo fermamente che la parola sia non soltanto il mezzo di espressione, ma una parte del pensiero stesso.

Carlo Maria FranzeroIl fanciullo meraviglioso, 1920
Rossana Taormina, acquaforte-acquatinta, 2010 

Lo so, la lingua italiana è ricettacolo di insidie, la grammatica è sempre più opinabile e l'ortografia contempla l'obiezione di coscienza.
Nonostante io sia consapevole di alimentare assieme agli altri l'infinito elenco di storpiature, non riesco a reprimere un fremito di disapprovazione che scuote il mio essere nel momento in cui all'udito sopraggiungono fantasiose distorsioni delle parole.

Così, eroina contemporanea di un manga sconclusionato, tento di schivare i raggi ultraviolenti a cui si sottopone la figlia della signora Pina o le sirene spietate che atterriscono i malcapitati passanti del racconto della suocera di Sara (Ulisse prendi e porta a casa, quando torni s'intende...).
Cianotica sopporto la solidarietà della parrucchiera che difende la nipote a sparatrap (mutazione fonetica di “a spada tratta”), trasecolo alla notizia che il genero della vicina non sia proprio uno stinco di sangue (stinco di santo), arrossisco alla vista del vassoio con i dolci a casa di Tizio, il quale agli ospiti riserva sempre la piccola mignotteria (pasticceria mignon) migliore!

Come sopravvivere alla pasta col forno (la ricetta è elaborata ma non prevede un forno come ingrediente), come rispondere correttamente all'espressione “chiedo scusi”...

Quest'estate una signora di mezza età, per comunicarmi che i vicini del piano superiore hanno una condotta sessuale quantomeno discutibile, mi si avvicina e con occhio complice mi confida che nella casa da sempre accadono cose irripetibili e che uno di loro è addirittura fidanzato con un Tran-sexy (lapsus freudiano? Inconsapevole invidia, ... ?).
Sempre quest'estate alla ricerca di un sito archeologico non sufficientemente indicato dalla segnaletica stradale, ho appreso dal passante a cui avevo chiesto informazioni che mi trovavo davanti a un vero esperto di schiavi archeologici!
Certe volte ho anch'io i nervi a fil di ferro (nervi a fior di pelle, anche se la storpiatura rende l'idea del groviglio...)

Che dirvi, vi saluto e vi auguro una troppo ottima giornata.

venerdì 9 settembre 2011

Azione di Relazione a cura di Antonio Sarnari: dal catalogo

<< Il valore aggiunto di un’opera d’arte, potrebbe essere valutato in quanto possa ampliare, con la propria ricerca, l’alfabeto con cui si può esprimere un’emozione, con cui si può “scrivere” un sentimento.
“Scrivere” è termine che mi piace, come espressione del segno, traduzione umana.

In un segno trovo l’aspirazione all’equilibrio tra uomo e Natura, tra emozione e ragione; non immagino l’arte senza questa sintesi, senza una relazione, senza l’aspirazione e dunque senza ricerca che sposti il punto di equilibrio. 
Un linguaggio è forse quanto di più vicino ad un alfabeto; un segno quanto di più simile ad una lettera; l’arte, probabilmente, è un fascio di linguaggi, traduzione in continua evoluzione, fonte di sintesi e armonia dell’insieme.>>

 Antonio Sarnari, in catalogo della mostra Azione di relazione, edizioni Isola Poesia, 2011

Azione di Relazione
A cura di Antonio Sarnari

GALLERIA D’ARTE CONTEMPORANEA VIZZINI
Giovedì – Domenica 10.00-13.00/17.00-20.00
PALAZZO PLATAMONE CATANIA
Lunedì – Sabato 10.00-13.00 / 15.30-19.00
Domenica 10.00-13.00


in mostra fino al 18 settembre 2011:

Dawn Breeze
Mario Cantarella
Ezio Cicciarella
Alessandro Gianvenuti
Andrea Migliore
Nut
Catalin Pislaru
Francesco Rinzivillo
Rossana Taormina
Veronica Zambelli

mercoledì 7 settembre 2011

non amo particolarmente il rosa

Quanto tempo risparmia chi non sta a guardare ciò che il suo vicino dice o fa o pensa.
Marco Aurelio, Pensieri, 166/79
Paul Klee, Cat and bird, 1928


Giorni addietro ho assistito ad una scena incredibile a raccontarsi. Il gatto dei miei dirimpettai ha tentato la fuga un'ennesima volta.

Ecco come è andata.
Pomeriggio inoltrato, stendo i panni distratta dai miei pensieri sempre in ebollizione quando la mia attenzione è richiamata da una macchia che scala in verticale la possente facciata del palazzo di fronte. 
Il gatto in questione, fiero e intraprendente nel suo morbido mantello bianco, tenta instancabilmente la fuga, gettando sistematicamente nella disperazione la proprietaria. 
Anche questa volta il gatto si arrampica fino al piano superiore, come un funambolo approfitta di fili elettrici, fili per i panni, raggiunge un lampione e si proietta dentro l'appartamento di sopra. 
Evidentemente l'interno non lo convince abbastanza e, altezzoso, ne viene fuori per appollaiarsi sul lampione che sporge dal muro.  

Lo spirito libero del Gatto Bianco è noto a tutto il vicinato, i primi tempi stavo dalla sua parte, la tensione alla libertà gode di tutta la mia considerazione. Poi ho notato che il copione si ripete sempre uguale a se stesso: il Nostro torna a casa dove trova cibo e attenzioni in abbondanza e senza fatica. 
Così il quadrupede decadente si rassegna alle sue mollezze rinunciando alla faticosa, seppur affascinante, avventura della libertà. 

Mi stupisco, sono stizzita con me stessa: è possibile che una scena alla quale sono assuefatta abbia avuto il potere di strapparmi alle mie elucubrazioni? Improvvisamente, sollecitata dalla confusione della folla di passanti che incita il gatto a lanciarsi tra le braccia della padrona in lacrime, presto maggiore attenzione al fuggiasco.
L'animale si lancia finalmente nel vuoto, sicuro ed elegante, e cade nell'abbraccio della mia vicina tra gli applausi della gente e così capisco cosa aveva di diverso la solita scena: il mantello del gatto è vistosamente chiazzato di FUCSIA! 

Non so come ci sia riuscito e la curiosità mia è anche quella degli altri spettatori: forse si è versato uno smalto da unghie addosso? Forse è saltato sulla testa della vicina mentre questa si faceva il colore ai capelli oppure ha curiosato dentro il barattolo della marmellata?

Non è stato svelato l'inquietante mistero, ma l'animale guardava e annusava disperato il suo pelo, disorientato dalla mutazione subita così come io rimuginavo sulla considerazione che le variazioni del rosa hanno su di me l'effetto della criptonite su Superman.
  
  

giovedì 1 settembre 2011

il serpente si morde la coda mentre io mi mordo la lingua

La maggior parte della gente non capisce come altri possano soffiarsi il naso in un modo diverso dal loro.

Ivan Turgenev, Padri e figli, 1862

D'estate trascorro diversi giorni nel paese dove sono nata.
Ritrovo con piacere alcuni amici, anche loro in vacanza in collina, con i quali sono rimasta in contatto a dispetto della distanza geografica.

Con questi amici condivido il destino di abitare in una grande città, dove la vita quotidiana conosce ritmi e costi diversi da quelli di una cittadina di provincia moderatamente ricca.
Ogni anno si ripete il solito rituale: gli emigranti incontrano gli autoctoni e questi rivolgono loro la solita, usurata, polverosa domanda: sei ancora single?
Più gli anni passano, più la domanda risuona inopportuna, sia formulata da gente over 50 sia formulata dai coetanei con due/tre figli al seguito.

Molti degli autoctoni giovani e impertinenti, quando già non possiedono una o più case, ne possono affittare una, comoda e grande, con poche centinaia di euro e se non hanno il lavoro sotto casa o se non ne trovano comunque uno (perché i tempi sono duri per tutti), gli autoctoni impertinenti e attempati mantengono loro e i loro figli (almeno due, perché il figlio unico è una vera tristezza...).

Detentori della formula della perfetta felicità si muovono, anno dopo anno, servendosi di una formula illogica, in una spirale, ormai classica, di affermazioni e suggerimenti di cui vi fornisco qui di seguito un'esemplificazione

Per la single
Sai Agatina è al secondo figlio,ma non avete fatto le scuole assieme? E quando ti devi sposare? Il tempo passa...

A che pro ricordare che Agatina ha 27 anni, professione casalinga e che le scuole le avete fatto assieme solo fino alle medie e ora tu hai appena concluso un master in economia...? Solo inutili scuse per mascherare il tuo fallimento.
Agatina, ha da tempo messo la testa a posto, si veste da signora e dimostra circa 20 anni in più della vostra età e tu, improbabile adolescente, vai ancora in giro con i leggings e le magliette stampate: immatura!

Per la primipara attempata (io)
Ma come mai tutti questi problemi per la gravidanza (attenzione al cibo a causa della toxoplasmosi in agguato, malesseri non dipendenti dalla volontà personale, attenzione ad evitare i bagni al mare con il mare forza 9...)?
Mia figlia non ha avuto alcun problema, mangiava tutto e si faceva i bagni al mare tranquillamente...certo lei alla prima gravidanza aveva venti anni, dieci anni in più si sentono...

Inutile sottolineare che a venti anni si è forse un po' più incoscienti e meno documentati, al limite puoi preoccuparti di dover mangiare per due, tanto a quell'età i chili vanno via veloci, oppure cedere al fascino della credenza popolare delle "voglie" sulla pelle del neonato conseguenti al desiderio insoddisfatto di un cibo particolare...
Impensabile sostenere che il difficile del fare un figlio non consiste nei nove mesi d'attesa ma nella qualità e quantità di tempo che i genitori dedicano alla sua formazione (sarai maschilista? noi teniamo in pugno i nostri mariti sbattendo loro in faccia quale dolore indicibile abbiamo sostenuto anche per loro, non trascuriamo di ricordare più volte al giorno che il lavoro duro è solo nostro e tu vieni qui e dici 'ste stronzate sovversive? ).

Per le coppie con un solo figlio (noi)
Certo ormai, a questa età, tuo figlio è  grande e se anche per miracolo (mah!) arrivasse un altro bambino sarebbe un altro figlio unico.
I figli unici sono così tristi e soli...

Vaglielo a spiegare che mentre lei tiene tutti i giorni i cinque bimbi dei suoi due figli noi, per andare a lavoro, investivamo quasi uno stipendio nel nido e che il bimbo, grazie anche al nido, non ha alcun problema di socializzazione quando, al contrario, i suoi nipoti giocano solo tra loro e si esprimono con frasi un po' datate...
Inutile spiegare che mio figlio è felice di avere l'attenzione nostra tutta per lui e che se in futuro avesse un fratellino (certo, qualora avvenisse il miracolo) sarebbe altrettanto felice nonostante la differenza d'età (ma chi lo ha stabilito poi che i fratelli devono avere massimo 5 anni di differenza?)

Ma il delirio non si placa nemmeno di fronte alla coppia con due pargoli, i casi seguenti si commentano da soli

Per le coppie con due figli
E il terzo quando?
  
Per le coppie con tre figli
Eh tre figli sono tanti, di questi tempi è una pazzia! Hanno troppe esigenze: i vestiti, l'università fuori casa, i viaggi... 

Per le coppie con più di tre figli
Fanno bene quelli che non si sposano e non hanno figli, loro si che si godono la vita!

Conclusione
Ma allora ditelo che è tutta invidia!